Secondo il Filarete il progetto architettonico ha sempre una madre e un padre, rispettivamente l'architetto e il committente. Esattamente come in una solida unione, questi due mondi s'incontrano in un progetto comune, che cresce sano e solido, se limpide e sicure sono le matrici dei loro obiettivi.
Questo progetto, risultato da un concorso internazionale, è stato anche il suggello di una profonda e solida amicizia, nata prima sui tavoli del progetto poi nel cantiere, per compiersi in ultimo nella realizzazione.